Targhe provvisorie

Le targhe provvisorie sono spesso fatte di carta ed in passato erano usate più frequentemente dal momento che ci volevo molto tempo per ottenere una targa normale: oggi le targhe sono date velocemente e, dunque, quelle provvisorie sono per lo più usate su veicoli storici che non sono registrati, ma che hanno bisogno di una targa per sfilate e manifestazioni, oppure per auto in esportazione o in collaudo. A tal proposito, mi è stato detto che è facile incontrarle dalle parti di Maranello, dove la Ferrari collauda le sue macchine.

1914-1928: le targhe provvisorie sono state introdotte già nel 1914 e inizialmente erano quadrate (circa 20 x 20 cm), fatte di cartoncino, con il numero della provincia (vedi tavola) e un numero crescente in nero su sfondo bianco.

1928-1933: nel 1928 la forma diventò rettangolare e il sistema di numerazione cambiò, con un numero crescente seguito da una sigla di due lettere del Circolo delle Ferrovie che aveva emesso la targa, secondo la tabella numero 1. Solitamente era fatta di cartone, ma poteva essere sostituita in lamiera. Per quanto riguarda i colori, questi non erano specificati dalla legge e, dunque, sono possibile varie combinazioni (probabilmente di solito lo sfondo era bianco).

Provisional plate
1928 - 1933

1933-1959: a partire dal 1933 le targhe provvisorie furono modificate: sulla prima riga compariva la sigla della provincia, come elencato nella seconda tabella, e sulla seconda c'era un numero di 4 cifre. Fino al 1945 erano, comunque, ancora rilasciate dai Circoli delle Ferrovie, mentre dopo la seconda guerra mondiale questo compito fu preso dalla motorizzazione civile e fu introdotto anche lo stemma della repubblica. È possibile vedere una di queste targhe nella prima fotografia (fotografia del 1952); in ogni caso sono noti anche esemplari in cui la sigla della provincia era sulla seconda riga, mentre il numero sulla prima, come è possibile vedere nella seconda fotografia.

IAAncona IBBari ICBologna
IDBolzano IEBrescia IFCagliari
IGCatanzaro IHFirenze IIGenova
ILMilano INNapoli IOPalermo
IPRoma IQTorino IRTrieste
ISVerona
Tabella 1: 1928-1933
AAncona BaBari BoBologna
BzBolzano Bs (1)Brescia CaCagliari
CzCatanzaro FFirenze GGenova
MMilano NNapoli Pd (2)Padova
PPalermo Pe (2)Pescara RRoma
ToTorino TsTrieste Ud (2)Udine
V (1)Verona
Tabella 2: 1933-1959
(1) Eliminata nel 1946
(2) Introdotta nel 1946

Targa provvisoria Targa provvisoria
1945 - 1959

1959-Oggi: nel 1959 si è avuto l'ultimo cambiamento, per arrivare, così, al sistema ancora oggi utilizzato. Come si può vedere nella terza fotografia, hanno un numero crescente di 5 cifre, con eventuali "0" all'inizio (quando viene raggiunto 99999 si riparte da 00000), sulla prima riga, mentre sulla seconda appaiono il sigillo della repubblica italiana e una combinazione A0. Queste ultime due cifre indicano la provenienza della targa e viene utilizzato un codice particolare. La lettera indica la regione, mentre il numero la provincia... per una lista completa di questi codici, consultare la tavola relativa alle targhe provvisorie. Inoltre sono state introdotte le targhe provvisorie per motociclette, mentre non esistono targhe anteriori di questo tipo, sebbene ogni tanto ne vengano fatte di fantasia dai proprietari dei veicoli. Nel 1994 è stata fatta solo una piccola modifica: Trieste ha cambiato la propria sigla (vedi tavola) e le scritte sono state spostate tutte su una sola riga, con la sigla seguita dal numero.

Targa provvisoria
1959 - Oggi (2 righe)
Targa provvisoria
1959 - Oggi (1 riga)

È possibile incontrare, in zone vicine al confine francese, targhe provvisorie italiane realizzate con stile francese, come si può vedere nella quarta fotografia. Il codice della provincia (A6 sta per Torino) può essere alternativamente sia sulla destra che sulla sinistra e i caratteri sono neri su sfondo riflettente giallo. La targa bianca della fotografia è una targa anteriore (ha lo stesso numero di quella subito sopra!), ma, come detto, quest'ultime non sono ufficiali.

Targa provvisoria
Stile francese

Su questo sito web sono presenti anche altre due targhe provvisorie: quella utilizzata nell'Africa Orientale Italiana durante il periodo del colonialismo e una adoperata dalla Croce Rossa Italiana.

Voglio ringraziare moltissimo Adolfo Arena per la prima fotografia, Jean-Emmanuel Chevry per avermi mandato le fotografie numero 2 e 4, Rutger Stolk per la fotografia numero 5 e John Schatorjè per l'ultima, oltre a Guglielmo Evangelista per le sue dettagliate informazioni in proposito. La fotografia numero 3 è stata presa dal numero di Aprile 2000 di "La Manovella".




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